Responsabile della Radiologia Interventistica
Dott. Francesco Furlan
Responsabile: Prof. Guido Martignoni
L’atto finale del percorso diagnostico in ambito oncologico è l’analisi cito-istologica dei campioni cellulari e tissutali. Tuttavia non è sempre facile nè possibile in qualsiasi struttura ospedaliera ottenere in tempi ragionevoli e con accuratezza una diagnosi dirimente per stabilire il futuro protocollo terapeutico senza ulteriori ritardi.
Il nostro Servizio di Anatomia Patologica consente ai nostri pazienti di ottenere una diagnosi in giornata, in caso di analisi citologica eseguita su agoaspirato in regime di Day Hospital (link per maggiori informazioni a diagnostica in DH) o entro circa 10 giorni in caso di intervento demolitivo. In quest’ultimo caso infatti non ci si limita ad individuare l’istotipo tumorale ma alla definizione di una serie di informazioni all’interno del pezzo operatorio fondamentali nella predittività del bilancio prognostico e quindi nell’individuazione del più adeguato protocollo terapeutico adiuvante.
Responsabile: Dott. Marcello Lino
In tutti quei casi di neoplasia pancreatica determinante una segmentaria infiltrazione dei grossi vasi retroperitoneali ed in cui vi sia indicazione alla rimozione in blocco o in due tempi della neoplasia e del segmento di vaso coinvolto, l’èquipe di Chirurgia Pancreatica può contare sul supporto e la collaborazione dei colleghi Chirurghi Vascolari. L’apporto del Servizio di Chirugia Vascolare, afferente al reparto di Chirurgia Generale è essenziale in questi casi per minimizzare le perdite ematiche ed il rischio di sofferenza ischemica durante le manovre di clampaggio.
Responsabile: Dott. Claudio Buleghin
Gli interventi di chirurgia maggiore come quelli a carico di fegato, pancreas e vie biliari possono risultare talvolta debilitanti se seguiti dalla comparsa di complicanze che rallentano la ripresa di un’efficace mobilizzazione del paziente nel post-operatorio. Questo è particolarmente vero se si considera che la maggior parte dei nostri pazienti sono anziani e, spesso, affetti da diverse comorbidità.
L’allettamento prolungato influisce negativamente sulla respirazione (favorendo la comparsa di infezioni delle vie respiratorie), sulla tonicità muscolare (e quindi sul recupero di una deambulazione autonoma), nonché sulla ripresa di una fisiologica motilità intestinale.
Con l’ausilio di personale qualificato e medici riabilitatori è possibile instaurare nel periodo post-operatorio una fisioterapia respiratoria o motoria adattata alle necessità del singolo paziente. Tale servizio viene offerto al letto di degenza nel reparto di Chirugia Pancreatica e, qualora debba proseguire per un periodo prolungato su un paziente che non necessiti di ulteriore osservazione in ambito chirurgico, viene completato direttamente trasferendo la degenza presso il reparto di Medicina Riabilitativa fino al momento della dimissione.
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Responsabile: Dott.ssa Annita Lusenti
L’unità di terapia oncologica offre consulenza ai reparti di degenza e permette di programmare in regime di Day-Hospital trattamenti chemioterapici e terapie di supporto per malati oncologici secondo le attuali linee guida internazionali. I nostri pazienti vengono valutati dallo specialista oncologo della nostra struttura per la definizione dell’iter terapeutico più indicato al caso specifico, e poi indirizzati presso il centro di riferimento territoriale di competenza per l’attuazione delle cure mirate.
Il dipartimento di oncologia offre inoltre la possibilità di effettuare un nuovo tipo di chemioterapia mirata detta chemioterapia loco regionale o intrarteriosa che attraverso un accesso mininvasivo arterioso prevede l’incannulazione selettiva del vaso che irrora il distretto dove è presente il tumore e quindi la successiva iniezione mirata del chemioterapico. Questa metodica ha tuttavia delle indicazioni ben precise e non sostituisce ma coadiuva in casi selezionati i tradizionali protocolli chemio- e radioterapici in vigore.
Dott.ssa Trentin (Psicologa)
La comunicazione di diagnosi in caso di neoplasie maligne epato-bilio-pancreatiche è un momento molto delicato non solo per il paziente (e i suoi familiari) che si sente improvvisamente impotente e incapace di reagire di fronte ad una malattia grave ma anche per il medico che si fa carico di una notizia difficile da trasmettere e sa di non poter promettere soluzioni per una guarigione certa.
In queste circostanze può essere indispensabile fare ricorso ad un supporto psicologico attraverso un colloquio con uno specialista che aiuti ad affrontare ed elaborare la difficile situazione in cui il paziente ed i suoi cari si vengono a trovare.
FOTO____Dott.ssa TRENTIN
Responsabile: Dott. Luigi Bertaso
Il controllo del dolore neoplastico o di quello post-opeartorio è una nostra priorità. Lo specialista della terapia del dolore è sempre disponibile per consulenze presso la nostra struttura e per adattare il corretto protollo antalgico al singolo caso. Qualora il controllo del dolore non dovesse essere raggiungibile con la sola terapia farmacologica, il collega antalgista valuta la possibilità di proporre accanto ad essa delle procedure antalgiche più invasive quali il posizionamento di un sondino epidurale, il blocco antalgico del plesso celiaco o la splancnicectomia toracoscopica bilaterale. Quest’ultima, a differenza delle altre procedure antalgiche non è eseguibile in regime ambulatoriale, ma durante un ricovero ordinario rappresentando un intervento chirurgico mininvasivo (link per maggiori dettagli). I pazienti che ricevono un protocollo di trattamento del dolore vengono infine monitorati nel tempo attraverso controlli programmati ambulatoriali.
Dott. Cristian Nicoletti
Il difficile bilancio glicemico nei pazienti affetti da patologia pancreatica (sia benigna che maligna) può essere legato alla presenza di una neoplasia primitiva o secondaria ad un intervento di rimozione parziale o totale del panceas. Il controllo glicemico di tutti i pazienti ricoverati presso l’unità di chirurgia pancreatica viene attentamente monitorato durante la degenza (prima e dopo un eventuale intervento) e, in caso di iperglicemie incontrollate adeguatamente, ci avvaliamo della consulenza del nostro specialista diabetologo. Quest’ultimo provvede ad impostare l’idonea terapia correttiva ipoglicemizzante che viene quindi adattata al singolo paziente con uno schema da proseguire a domicilio al momento della dimissione. I pazienti vengono infine invitati a rivolgersi al centro diabetologico di riferimento territoriale per i futuri controlli programmati.
Responsabile: Prof. Luigi Benini
Collaboratrice: Dott.ssa Chiara Scattolini
Per tutti i pazienti affetti da patologie epato-bilio-pancreatiche da disfunzione organica di natura medica e che non necessitino quindi di un intervento chirurgico, la figura del gastroenterologo è di importanza cruciale. I nostri specialisti del servizio di gastroenterologia, dopo un completo inquadramento diagnostico del paziente, definiscono il più idoneo percorso terapeutico che non tenga solo conto delle cure farmacologiche specifiche ma anche delle norme dietetiche e comportamentali da adottare in caso di errate abitudini di vita. Questi pazienti vengono infine monitorati nel tempo in regime ambulatoriale attraverso controlli programmati.
Prof. Luigi Benini
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Responsabile: Dott.ssa Rita Conigliaro,
Collaboratore: Dott. Filippo Scopelliti
Discorso a parte merita l’ecoendoscopia (esame ecografico dell’addome eseguito attraverso un accesso endoscopico) che ha recentemente rivoluzionato lo studio delle neoplasie cistiche e solide del pancreas. Questo esame sfrutta la sensibilità e l’accuratezza dell’imaging offerte dalla particolare vicinanza della parete posteriore dello stomaco e della seconda porzione del duodeno (dove viene posizionato l’ecografo) con la ghiandola pancreatica e l’albero biliare. Accanto infatti ad una precisa definizione morofologica della lesione pancreatica, l’ecoendoscopia permette l’esecuzione di prelievi “mirati” di liquido cistico (con il dosaggio di alcuni marcatori tumorali specifici che differenziano le lesioni cistiche mucinose dalle sierose) o biopsie di tumori solidi per la loro tipizzazione quando l’ecografia con approccio addominale fallisce per motivi tecnici. Con la stessa metodica è inoltre possibile procedere al drenaggio interno attraverso lo stomaco (pseudocisto-gastrostomia endoscopica) di lesioni benigne post-infiammatorie sintomatiche come le pseudocisti pancreatiche o quelle da fistola pancreatica saccata, e di rimuovere con toilette ripetibile anche in più tempi la necrosi delle raccolte secondarie a pancreatite necrotico-emorragica.
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